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Contributi padronale francesi delle aziende straniere.

Il Codice della Sécurité Sociale e la nomina di un rappresentante sociale

Risulta dell’articolo L 241-8 del codice della Sécurité Sociale che i contributi padronali sono a carico esclusiva del datore di lavoro. Lo stesso articolo precisa ancora che qualsiasi patto contrario sarebbe nullo.

Ricordiamo che un’azienda straniera ha la possibilità di assumere un oppure parecchi dipendenti francesi senza avere in Francia una struttura fissa e neanche un locale. È ovvio che in tale caso l’azienda deve dichiarare alla Cassa di previdenza sociale competente sia l’assunzione che gli stipendi versati e pagare i relativi contributi padronalI

In tel caso lo stesso codice della Sécurité Sociale (previdenza sociale) nell’articolo L 243-1-2 precisa che l’azienda ha la possibilità di nominare un rappresentante sociale domiciliato in Francia responsabile delle dichiarazioni e dei pagamenti delle contributi.

Chi può’ essere rappresentante sociale ?

In una recente sentenza del 9-2-2017 la Corte di cassazione francese ha precisato che un dipendente dell’azienda straniera non può essere responsabile delle dichiarazioni e del pagamento dei contributi padronali.

Tale giurisprudenza è prettamente in armonia con l’articolo L 241-8 del codice della Sécurité Sociale.

Per quali tipo di dipendente si applica questa giurisprudenza ?

Possiamo affermare senza nessuna riserva che tutti i dipendenti sono interassi dalla decisione della Suprema Corte, che siano assunti a tempo determinato oppure indeterminato, a tempo pieno o parziale.

Tuttavia la questione sembra apparentemente più delicata per quanto riguarda una altra tipologia di dipendenti che si chiama in Francia il VRP oppure Viaggiatore Rappresentante Piazzista (Voyageur Représentant Placier) previsti negli articoli L 7311-1 e seguenti del Codice del lavoro francese.

Ricordiamo che il VRP è un dipendente autonomo monomandatario oppure plurimandatario (mono datore di lavoro oppure pluvi-datori di lavoro). Di solito tale VRP viene pagato a provvigioni oppure con una parte fissa e una parte a provvigioni, senza o con un rimborso spese.

Come qualsiasi datore di lavoro, l’azienda che collabora con un VRP deve pagare i contributi padronali. Quando il VRP è monomandatario questi contributi sono da pagare alla Sécurité Sociale (URSSAF). Invece quando il VRP è plurimandatario i contributi sono da dichiarare e da versare ad una Cassa specifica la quel si chiama CCVRP cioè Caisse Nationale de Compensation des VRP.

La questione è quindi di sapere se la giurisprudenza citata si applica nel caso di VRP plurimandatario rilevanti della CCVRP ?

La risposta a tale questione appare positiva. Il VRP plurimandatario non può essere incaricato e responsabile del pagamento dei contributi preso la CCVRP. Di conseguenza l’accordo che la CCVRP consiglia alle aziende straniere di sottoscrivere e che rende il detto VRP totalmente responsabile, vedere qui, tale accordo tra l’azienda straniera, il VRP e la CCVRP sarebbe pacificamente contrario alla giurisprudenza citata della Suprema Corte.

Quale è il rischio di incaricare un VRP di pagare i contributi ?

La risposta è semplice : il rischio sarebbe per l’impresa straniera di dovere pagare due volte i contributi. Difatti un Tribunale poterebbe considerare che la parte dello stipendio rappresentativa dei contributi era in realtà un stipendio e non contributi. E in tale caso l’azienda potrebbe essere costretta a pagare due volte i contributi, con maggiorazione dei contributi.

Un altro aspetto di natura penale sarebbe da prendere in considerazione : se l’azienda straniera viene considerata come non avendo pagato i contributi, risultata l’esistenza di un reato penale con multa di 7.500 € e nel caso di recidiva multa di 18.750 € e fino a 3 anni di carcere per l’amministratore.

Sanzione supplementare possibile : interdizione di participare alle gare pubbliche francesi.

Oltre alla possibilità di essere coinvolto per lavoro occultato previsto dall’articolo L 8221-5 del Codice del lavoro, se – come succede – il VRP ha totalmente ignorato le formalità di dichiarazione e di pagamento. In tale caso la sanzione penale sarebbe molto più forte : per l’amministratore multa di 45.000 € e fino a 3 anni di carcere e per l’azienda multa di 225.000 €

 

CONCLUSIONE:

Sconsigliamo di sottoscrivere tale tipo di accordo.

Iscritto all’ordine degli avvocati di Lione, di Parigi e di Milano. Specializzazioni in Diritto internazionale e dell’Unione europea ed in Diritto societario. Considerato come un attore di riferimento nelle problematiche giuridiche tra la Francia e l’Italia. Parla fluentemente l’italiano.

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