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4.000.000.000 € tale è la sentenza pronunciata dal Tribunale di commercio di PARIGI il 2 settembre 2019 nei confronti di AMAZON.

Qual è la ragione di una simile multa? Pratiche sleali.

Per la legislazione francese, le relazioni commerciali devono rispettare il principio di una relazione equilibrata. Qualsiasi rapporto non equilibrato deve essere sanzionato su richiesta della vittima (acquirente o fornitore) o su richiesta dello Stato francese.

Questo principio è previsto nell’articolo L 442-1-I-2° del codice di commercio :

Si assume la responsabilità del suo autore e lo obbliga a risarcire i danni causati, il fatto, da qualsiasi persona impegnata in attività di produzione, distribuzione o servizio e nell’ambito di trattative commerciali, della conclusione o dell’esecuzione di un contratto, di :
– 2° Sottoporre o tentare di assoggettare l’altra parte ad obblighi che creano un significativo squilibrio nei diritti e negli obblighi delle parti.

I.-Per l’applicazione degli articoli L. 442-1, L. 442-2, L. 442-3, L. 442-7 e L. 442-8, l’azione è promossa dinanzi al tribunale civile o commerciale competente da chiunque dimostri un interesse, dal pubblico ministero, dal ministro dell’economia o dal presidente dell’autorità garante della concorrenza qualora quest’ultimo, nei casi di sua competenza, riscontri una pratica di cui ai suddetti articoli.

L’applicazione di un’eventuale sanzione per tali comportamenti è prevista dall’articolo L 442-4 del codice di commercio francese il quale precisa :

Chiunque dimostri un interesse può rivolgersi al giudice adito per ordinare la cessazione delle pratiche di cui agli articoli L. 442-1, L. 442-2, L. 442-3, L. 442-7 e L. 442-8 e il risarcimento del danno subito. Solo la parte vittima delle pratiche previste dagli articoli L. 442-1, L. 442-2, L. 442-2, L. 442-3, L. 442-7 e L. 442-8 può far dichiarare nulle le clausole o contratti illegittimi e chiedere la restituzione di vantaggi indebiti.
Il ministro dell’economia o il pubblico ministero possono chiedere al tribunale adito di ordinare la cessazione delle pratiche di cui agli articoli L. 442-1, L. 442-2, L. 442-3, L. 442-7 e L. 442-8. Essi possono anche, per tutte queste pratiche, far dichiarare la nullità di clausole o contratti illegittimi e chiedere la restituzione dei benefici indebitamente ottenuti, a condizione che le vittime di tali pratiche siano informate, con qualsiasi mezzo, dell’avvio della presente azione legale. Essi possono anche chiedere l’imposizione di un’ammenda civile, il cui importo non può superare il più elevato dei tre importi seguenti:
-cinque milioni di euro;
-tre volte l’importo dei benefici indebitamente ricevuti o ottenuti;
5% del fatturato ante imposte dell’autore in Francia durante l’ultimo esercizio chiuso dall’esercizio precedente a quello in cui sono state attuate le pratiche.
II- Il giudice ordina sistematicamente la pubblicazione, la diffusione o l’affissione della sua decisione o di un estratto della stessa secondo le modalità da esso specificate. Essa può disporre che la decisione o un estratto della stessa sia incluso nella relazione sull’attività dell’esercizio redatta dai dirigenti, dal consiglio di amministrazione o dal consiglio di amministrazione o dal consiglio di amministrazione della società. Le spese sono a carico della persona condannata.
Il tribunale può ordinare l’esecuzione della sua decisione con pagamento di una penale.
Il giudice nei procedimenti sommari può ordinare, se necessario con l’applicazione di una sanzione pecuniaria, la cessazione delle pratiche abusive o qualsiasi altro provvedimento provvisorio.
III – Le controversie relative all’applicazione degli articoli L. 442-1, L. 442-2, L. 442-3, L. 442-7 e L. 442-8 sono attribuite ai giudici la cui sede e competenza sono determinate con decreto.

Che cos’è una relazione squilibrata

Le situazioni di fatto coperte dal principio possono essere molto diverse.

Come esempio non esaustivo, un rapporto sbilanciato può essere rivelato da:

  • la mancanza di reciprocità
  • flagranti sproporzioni negli obblighi dei contraenti
  • o la possibilità per un’unica parte contraente di modificare unilateralmente una particolare disposizione del contratto senza alcuna giustificazione

Quali sono le sanzioni?

In primo luogo, è prevista la nullità della clausola.

E l’autore della pratica sbilanciata deve affrontare non solo la pena di ripristinare i benefici indebitamente percepiti della pratica sbilanciata, ma anche una multa civile molto significativa.

L’ammenda massima può essere inflitta a discrezione del giudice ad uno dei seguenti importi:

  • 5 milioni di euro
  • 3 volte l’importo delle somme indebitamente percepite
  • 5% del fatturato francese

Perché AMAZON è stato autorizzato?

Il tribunale commerciale di PARIGI ha preso in considerazione il potere economico di AMAZON.

I giudici parigini hanno ritenuto che i clienti di AMAZON si trovassero in uno stato di presentazione flagrante che non consentiva di negoziare i termini e le condizioni generali di AMAZON.

I giudici hanno ritenuto che la clausola contestata consentisse ad AMAZON, a suo insindacabile giudizio:

  • senza preavviso e notifica all’altra parte, di modificare il contratto con effetto immediato
  • senza motivo e senza preavviso di sospendere o risolvere il rapporto d’affari

Una sanzione esemplare?

La multa è stata fissata a 4.000.000.000 di euro, ma è esemplare per un’azienda come AMAZON?

Si tratta di un importo senza precedenti, che potrebbe servire da monito.

Il Tribunale di PARIGI ha inoltre concesso ad AMAZON 6 mesi per regolarizzare la situazione. Dopo questo periodo la penalità giornaliera sarà di 10.000 euro.

Naturalmente, AMAZON potrebbe appellarsi contro questa sentenza. E la Corte d’appello potrebbe benissimo ridurre o aumentare l’ammenda e la penalità.

Tuttavia, è improbabile che AMAZON possa sfuggire alla condanna.

Chi può beneficiare di questi articoli L 442-1 e L 442-4?

Qualsiasi imprenditore vittima di pratiche non equilibrate può rivolgersi ai tribunali e ottenere una condanna dai giudici per l’autore di tali pratiche.

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Iscritto all’ordine degli avvocati di Lione, di Parigi e di Milano. Specializzazioni in Diritto internazionale e dell’Unione europea ed in Diritto societario. Considerato come un attore di riferimento nelle problematiche giuridiche tra la Francia e l’Italia. Parla fluentemente l’italiano.

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